Stephen: 'True Blood è come una Famiglia'

Nonostante il periodo delle riprese sia piuttosto breve per True Blood, approssimativamente 7 mesi e il cast stia diventando sempre più grande, cosicché c’è meno tempo per tutti i nostri personaggi preferiti di stare sullo schermo, il lavoro è estenuante. Pur pensando questo Stephen ama ancora lavorare e spera che continui per almeno altre 4 o 5 stagioni.

“Io penso davvero che sia un momento d’oro per la TV americana e noi siamo proprio al suo centro, grazie ad Alan e agli incredibili scrittori che abbiamo” dice Moyer. “E ciò che è affascinante è che Vince Gilligan, che ha creato Breaking Bad, Matt Weiner (Mad Man) e Alan guardano tutti i rispettivi show perché si rispettano l’un l’altro.”

“Ciò che penso sia incredibile del nostro show è che cerca di fare così tanto. Non concilia soltanto alcuni generi specifici di pubblico o un pubblico che ama Alan Ball o un pubblico di HBO di per sé, se è per questo.”

“Lo sappiamo dalle vendite all’estero. E’ in assoluto un drama e capita che ci siano i vampiri. Non è uno show sui vampiri così come Star Trek era più di uno show sui viaggi spaziali.”

“E’ uno show sulle relazioni umane e sulle interazioni. Non vediamo mai qualcuno felice perché ci saranno sempre ostacoli lungo il cammino (ride). Alan fa questo. Crea un mondo nel quale vediamo le persone reagire a situazioni straordinarie nelle loro vite e noi li giudichiamo come pubblico su come reagiscono.”

“Non c’erano attori in famiglia ma mia zia e mio zio erano intrattenitori nei campi vacanze e uno dei miei primi ricordi è andare sull’isola di Wight ogni estate e guardare i loro spettacoli.”

“Mio zio Tony era il mio idolo assoluto ed era solito fare queste fantastiche imitazioni – lo ricordo fare Elvis. E creavano un po’ di magia. Penso che avessi un po’ di quella magia. E poi cominciai a recitare a scuola e mi piaceva.”

La sua vita è cambiata sia professionalmente sia personalmente, da quando ha accettato il ruolo di Bill Compton. Lui e la Paquin sono una coppia fuori dallo schermo e recentemente si sono sposati con una cerimonia privata a Malibu. L’affiatato team che fa True Blood ha visto direttamente sbocciare la loro relazione.

“Ci sono stati un paio di cambiamenti qui e lì nella troupe ma è fondamentalmente lo stesso gruppo di persone e hanno visto il nostro incontro, hanno visto che ci ignoravamo sul set e che ci prendevamo per il culo a vicenda costantemente,” ride.

“Ci hanno visti uscire allo scoperto come coppia quando stavamo già insieme – infatti, quando hanno visto che ci ignoravamo eravamo già una coppia, ma loro non lo sapevano. Così hanno visto tutto. Di fatto si sentono come una famiglia.”

Creare True Blood è lungo ed estenuante, dice Moyer, ma non lo vorrebbe in nessun altro modo.

“Alla fine dello show, dopo sette mesi di lavoro per 16 o 17 ore al giorno, sei esaurito”, dice. “Eppure quando andiamo via ci sentiamo come la mozzarella allungata sempre più e fatta a pezzi – e non vuole essere fatta a pezzi, ma deve esserlo. Ecco come ci sentiamo.”

“Alan e io parlavamo del lutto per la perdita dello show – e se tutto va bene non accadrà prima di quattro o cinque anni. Ma io già lo piango nonostante sia lontano nel futuro perché non ho mai lavorato a niente come questo dove il cast è così unito, la troupe è così unita, gli scrittori, tutti – è davvero una famiglia.”

Alan è proprio in cima a tutto questo, è la ragione per cui sembra una famiglia, e genera un desiderio di fare il più divertente, il più strano, il più sexy show della televisione. Non c’è niente che tocchi le dimensioni di quello che facciamo. Lo amo.”


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