LADY OSCAR

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  1. serenamor
     
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    Lady Oscar (ベルサイユのばら,, Berusaiyu no Bara?, letteralmente "La/e Rosa/e di Versailles"[1]), è un manga di Riyoko Ikeda, trasposto anche in una celebre serie televisiva anime e, prossimamente, in un lungometraggio animato.

    Trama
    La serie racconta la storia dei protagonisti scendendo in modo avvincente nel dettaglio storico della Rivoluzione del 1789. La giovane Maria Antonietta d'Asburgo-Lorena (figlia dell'imperatrice d'Austria Maria Teresa) viene promessa sposa al delfino di Francia Luigi Augusto (nipote del re Luigi XV), ma suo cugino il duca d'Orleans trama per ucciderlo ed usurpare il trono. Oscar viene nominata capo della Guardia Reale e sventa molti complotti che mirano ad uccidere i due principi, guadagnandosi la stima e l'amicizia di Maria Antonietta. Scortando la regina Oscar è presente all'incontro tra Maria Antonietta e il conte svedese Hans Axel von Fersen, del quale entrambe le donne finiscono per innamorarsi. Alla morte del Re, Maria Antonietta e Luigi XVI diventano sovrani di Francia e, poiché si sono diffusi pettegolezzi su una relazione tra Fersen e Antonietta, il conte abbandona il paese per non far scoppiare uno scandalo sulla novella regina, e si arruola per andare a sostenere i rivoluzionari d'America.
    Dalle strade di Parigi, Rosalie e Jeanne arrivano a corte per strade diverse; sorelle da parte di padre (un Valois, nobile decaduto) vivono con la madre di Jeanne nella miseria. Jeanne riuscirà a farsi adottare da una nobildonna che poi ucciderà dopo aver preparato un falso testamento a suo favore; Rosalie, decisa a vendicarsi di una donna che ha accidentalmente ucciso la matrigna della ragazza, cerca di avvicinarsi a Versailles. Viene aiutata ed ospitata da Oscar, della quale si infatua. Al ritorno di Fersen dall'America, Oscar gli rivela il suo amore e lui, già innamorato della regina, si allontana nuovamente dal paese; vedendola soffrire, André le rivela di amarla, ma lei lo respinge e prende la decisione di lasciare la Guardia Reale; è dunque il suo secondo, Girodel, a chiedere a suo padre di poterla sposare, ma Oscar rifiuta. Nel frattempo Jeanne Valois de la Motte ha tentato di truffare la regina e viene condannata a essere marchiata a fuoco come ladra, senza riuscire a discolparsi accusando Maria Antonietta. Si tratta del celebre Affare della Collana, che gettò le prime ombre sulla figura della regina. Oscar, intanto, assume il comando della Guardia Nazionale a Parigi, dove si arruola anche André. Coinvolti così nel turbine della rivoluzione, Oscar e André finalmente si confidano il reciproco amore, ma entrambi moriranno di lì a poco: Andrè sarà colpito da una palla vagante il 13 luglio, mentre Oscar cadrà durante i tumulti dell'assalto alla Bastiglia. La vicenda si chiude con un quadro desolato dei suoi protagonisti, dei quali sopravviveranno solamente Alain (soldato della guardia amico di Andrè), Rosalie e suo marito Bernard (l'ex Cavaliere Nero, il giornalista amico di Robespierre), i quali racconteranno le vicende della rivoluzione successive alla presa della Bastiglia. Racconteranno la fine della famiglia reale e la fuga ideata dal conte di Fersen, racconteranno l'ascesa al potere di Robespierre e Saint-Just e la loro successiva caduta, racconteranno la condanna a morte e la decapitazione del Re e della Regina e di come quest'ultima pensasse a Oscar fino all'ultimo momento, realizzando una rosa con della stoffa dedicata alla protagonista.


    La giovinezza

    Oscar François de Jarjayes nasce nel giorno di Natale del 1755: è la sesta figlia femmina del generale François Augustin Reynier de Jarjayes (nobile francese realmente esisito). Stanco di avere figlie femmine, decide di crescere la figlia come se fosse un maschio, per "poter dare alla famiglia una discendenza". Il Generale addestra Oscar all'uso delle armi e la prepara per una vita militare, tanto che fino a sei anni Oscar è convinta di essere un maschio. Il suo unico amico è André Grandier, nipote della governante: i due ragazzi crescono insieme e tra di loro si instaura un rapporto fraterno nonostante la differenza di classe.


    La Guardia Reale

    A 14 anni Oscar viene nominata comandante della Guardia Reale: il suo primo compito è scortare al cospetto del Re di Francia la giovane Maria Antonietta, promessa sposa del delfino Luigi. La ragazza rimarrà fortemente affascinata da Oscar, anche dopo aver saputo da una damigella che in realtà si tratta di una donna.


    La Guardia Nazionale
    Oscar viene nominata colonnello grazie alla regina Maria Antonietta che, appena salita al trono, vuole ricompensare il giovane Capitano per la sua fedeltà inserendola tra le sue amicizie più care ed offrendole uno stipendio più alto, ma Oscar rifiuta perché il paese sta attraversando una grave crisi economica. In seguito lascerà l'incarico a Corte per assumere il comando della Guardia Nazionale a Parigi.


    L'inizio di una nuova era
    Oscar François De Jarjayes, dopo aver abbracciato la causa del popolo insorto, muore in battaglia il 14 luglio 1789, poche ore dopo aver dato l'addio all'amato Andrè Grandier, al comando dei cannoni che tuonano contro le mura della Bastiglia causandone la successiva caduta, all'inizio della Rivoluzione francese.


    Il manga
    Riyoko Ikeda, affascinata dalla nota biografia di Maria Antonietta scritta dall'austriaco Stefan Zweig, propose al suo editore l'idea di pubblicare un manga a sfondo storico. L'editore accetta dopo molte riserve, convinto che una storia ambientata nel '700 non avrebbe avuto presa sulle giovani lettrici. La condizione imposta all'autrice, quindi, era di interrompere la serializzazione in caso di flop dell'opera.

    Il manga venne pubblicato per la prima volta in Giappone nel 1972 in 82 episodi usciti originariamente su Shukan Margaret (Shūeisha). Il successo fu enorme. La serie fu in seguito raccolta in nove volumi di circa duecento pagine ciascuno.
    Nel 1984, l'autrice ha pubblicato una miniserie di quattro episodi, dal titolo Versailles no bara gaiden (ベルサイユのばら外伝, Berusaiyu no bara gaiden?, "Le rose di Versailles - nuovi capitoli"), posta cronologicamente poco prima che André venga ferito all'occhio.
    Nel 1987 Riyoko Ikeda inizia la serializzazione di Eikō no Napoleon-Eroika (栄光のナポレオン - エロイカ, Eikō no Napoleon-Eroika ? "Il glorioso Napoleone - Eroica"), che si presenta come un seguito delle vicende di Lady Oscar. Il tutto inizia infatti dopo gli avvenimenti della rivoluzione francese e questa volta viene presentata la biografia di Napoleone. Sin da subito appaiono e si muovono nella trama personaggi che il lettore aveva già avuto modo di conoscere e incontrare nel corso di Lady Oscar come Alain, Bernard o Rosalie.

    Edizioni italiane
    In Italia è stato pubblicato una prima volta da Fabbri nel 1983, in un'edizione colorata e con il finale modificato. Successivamente fu riproposto da Granata Press nel 1993 e da Planet Manga (2001), che di seguito ha anche pubblicato Versailles no bara gaiden con il sottotitolo Le storie gotiche. Il 24 ottobre 2008 d/books ha iniziato, con l'uscita simultanea dei primi due volumi, la pubblicazione della nuova edizione italiana, proponendosi maggiore fedeltà all'originale; la pubblicazione è quindi intitolata Le Rose di Versailles, ed è proposta in edizione lusso con sovracoperta, in sei volumi. I dialoghi sono stati ritradotti e per ciascun volume sono previste pagine extra con interviste all'autrice, curiosità, e note alla edizione giapponese e alla traduzione italiana.


    L'anime televisivo

    Edizione giapponese
    L'anime televisivo si compone di 40 episodi della durata di circa 23 minuti netti ciascuno, più uno, di durata doppia inedito in Italia, consistente in un breve riassunto della storia ed intitolato Versailles no bara to onnatachi ("La rosa di Versailles e le donne"). La serie fu realizzata dalla giapponese Tokyo Movie Shinsha nel 1979. La regia dei primi episodi fu affidata a Tadao Nagahama, cui sarebbe subentrato con evidenti miglioramenti Osamu Dezaki: il subentro di Osamu Dezaki è riconosciuto ufficialmente a partire dal 18° episodio ma in Giappone è noto che il grande regista affiancò e in pratica si sostituì a Nagahama già a partire dal 12° episodio della serie, avendo inoltre già diretto anche il 5°. La realizzazione dei disegni fu affidata alla Shingo Araki Production e Shingo Araki in persona curò il character design, affiancato da Michi Himeno. Altri nomi celebri parteciparono alla realizzazione di questo anime, come l'animatore Akio Sugino. La colonna sonora fu affidata al compositore Koji Makaino.
    La serie, messa in onda dalla giapponese NTV per la prima volta tra il 1979 e il 1980, si rivelò un clamoroso insuccesso in Giappone, tanto che in alcuni distretti fu interrotta al 24° episodio, dopo il quale fu improvvisata la trasmissione di un episodio-documentario sul finale, intitolato Moetsukita bara no shōzo ('Ritratti di rose che bruciano'). Ma a differenza del 41° episodio, trasmesso diverse volte in Giappone, questo episodio-documentario non solo non fu mai esportato, ma si lasciò che venisse praticamente dimenticato anche nel paese d'origine (soprattutto per volere di Riyoko Ikeda, che da sempre lo considerò la prova evidente dell'insuccesso della serie animata).
    Una replica trasmessa nel 1986, tuttavia, recuperò in gran parte l'insuccesso della prima messa in onda, grazie anche alla notorietà acquisita nel frattempo da Shingo Araki con la serie Saint Seiya (I Cavalieri dello zodiaco).


    Edizione italiana
    In Italia invece la serie riscosse da subito un grande successo: andò in onda per la prima volta nel 1982, con il titolo "Lady Oscar" (stesso titolo voluto in Giappone dai produttori del film dal vivo per la regia di Jacques Demy). L'Italia è stata, tra le nazioni europee, quella che fino ad oggi ha trasmesso l'anime con maggiore frequenza, sebbene nel corso degli anni la serie sia stata oggetto di molte censure (sia a livello di doppiaggio, sia a livello di veri e propri tagli nelle sequenze). Alla serie fu dall'inizio associata la sigla Lady Oscar, composta e cantata dal gruppo di Riccardo Zara, I cavalieri del re, che riscosse tanto successo negli anni ottanta da entrare nella hit parade. Negli anni novanta Mediaset decise tuttavia di cambiare il titolo della serie in Una Spada per Lady Oscar, e di sostituire sia il montaggio originale che la canzone della sigla di apertura. Il testo del brano venne scritto da Alessandra Valeri Manera sulle note della musica composta dal maestro Ninni Carucci, e l'interpretazione venne inizialmente affidata a Enzo Draghi (che preferì firmarsi con lo pseudonimo Gli amici di Oscar), e poi a Cristina D'Avena. Dopo un successivo passaggio televisivo con il ripristino della vecchia sigla, la nuova messa in onda del 2008 ha visto, invece, come sigla di testa quella degli anni ottanta, e come sigla di coda quella degli anni novanta. Una spada per Lady Oscar è stata anche tradotta dal drammaturgo Michael Kunze per l'edizione tedesca della serie, di cui è stata l'unica sigla, mentre la musica fu riutilizzata in Spagna per la serie "Tres Hermanos", conosciuta in Italia come "Georgie" (seguendo una consolidata tradizione di riutilizzo di sigle italiane da parte della Telecinco spagnola).

    Francobollo dedicato a Versailles no bara dalle poste giapponesi.La prima edizione di Lady Oscar in dvd, attualmente in commercio in Italia, è stata prodotta da Yamato Video: comprensiva dell'audio originale giapponese e di sottotitoli che lo traducono fedelmente, contiene i 40 episodi della serie. Va sempre a Yamato Video il merito di aver contribuito alla riedizione in dvd anche del film di Jacques Demy, che raccontò la storia di Lady Oscar con attori veri.



    Censure
    Una delle censure più famose dell'edizione italiana riguarda, ad esempio, l'incontro tra Oscar e la giovane Rosalie Lamorliere, sorella di Jeanne Valois, che in seguito verrà ospitata dalla famiglia Jarjayes e andrà quindi a vivere per un breve periodo a casa di Oscar. Nella versione originale, Rosalie, disperata, ferma la carrozza di Oscar e credendola un maschio, gli si offre per denaro; Oscar, non essendo un maschio, scoppia a ridere. Tutto il dialogo, nella versione italiana, fu dapprima modificato, per poi essere tagliato di netto. Effettivamente, nella versione italiana l'identità di Oscar non è un vero e proprio segreto; in molti la chiamano Madamigella, quando il doppiaggio giapponese prevede Colonnello, Signore o un semplice Oscar. Di conseguenza è annullato tutto il fascino esercitato dal colonnello Oscar su alcune donne, sebbene rimanga più che intuibile la cotta di Rosalie nei suoi confronti.

    Nicole D'Oliva, ribattezzata Nicole 'Olivier', usata da Jeanne come sosia di Maria Antonietta nel corso del famoso scandalo della collana, non chiede la carità a Jeanne, come nella versione italiana; essa è, in realtà, una prostituta che, non sapendo chi bussi alla sua porta, presenta prima di tutto la lista ed i prezzi dei propri "servizi".

    Durante il processo a Jeanne, infine, questa accusa Maria Antonietta di averla costretta a fare cose terribili senza precisare di cosa si tratti, mentre nei dialoghi originali dichiara di esserne stata l'amante e che la regina sarebbe stata colpevole di intrattenere rapporti lesbici con molte dame di corte, tra le quali la contessa di Polignac e anche la stessa Oscar, che anzi si vestirebbe da uomo proprio per accondiscendere a questo desiderio deviato della sua regina (è proprio questa frase a far sussultare Oscar in platea).

    Molto spesso i dialoghi vengono riscritti, alcuni di essi vengono appiattiti, altri del tutto reinventati; pratica molto diffusa in Italia per quanto riguarda l'animazione giapponese. Non mancano, inoltre, errori di traslitterazione, per via del fatto che i nomi francesi sono stati traslitterati originariamente in giapponese, e questi a loro volta traslitterati in italiano; i più frequenti riguardano parole dove ricorrono le coppie di suoni l/r oppure b/v, che in giapponese equivalgono entrambe ad un un unico fonema, di conseguenza, si è venuta a creare confusione nella scelta delle lettere da utilizzare: per esempio, il cognome di Rosalie Lamorliere è diventato Lamorielle, quello di Jeanne Valois è diventato Balò. Sempre per lo stesso motivo, ma ancor più particolare è il caso della marchesa di Boulainvilliers, che, traslitterato in giapponese come Burembirie (ブーレンビリエ, Burembirie?), in Italia è stato liberamente adattato come 'Brambilliet' nel manga e come 'Bramberie' nell'anime.



    Edited by Monyka82 - 21/8/2009, 15:52
     
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  2. serenamor
     
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    allora...personalmente io mi inchino alla bellezza di questo cartone amimato simbolo totale della mia infanzia,adolescenza e eta' contemporanea...non finiro' mai di vederlo perche' mi ha dato delle emozioni indescrivibili....di una bellezzasconvolgente ho amato questa donna in ogni sua parte..il suo coraggio..la sua onesta..la sua forza...ho pianto quando amava fersen non ricambiata..ho gioito per l'amore ritrovato con andre'..che dire....superbo
     
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  3. BlackLilium87
     
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    hai detto tutto tu sere...non mi resta che quotare!
    a me è rimasta impressa nella mente la scena dove lei dà il comando,alzando la spada, di sparare alla Bastiglia...
    quanto ho pianto per Andrè... :50.gif:
    SPOILER (click to view)
    tempo fa, un ragazzo mi ha "conquistata" chiamandomi "madamigella Oscar"... :08.gif:
     
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  4. Monyka82
     
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    ormai Lady Oscar è un'istituzione...credo di sapere a memoria le battute...una figura di donna insolita se si pensa a che epoca uscì e soprattutto perchè veniva visto da bambini...era abbastanza inusuale il tema trattato di una Donna che assumeva il ruolo di un uomo nell'epoca pre rivoluzionaria francese...l'ho sempre amato...il finale da lacrima...André mi ha straziato il cuore!!!
     
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  5. serenamor
     
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    e' vero...forse non mi credete ma per me questo cartone e' stato veramente un istituzione....l'ho messo per primo poiche' e' il mio cartone preferito per eccellenza....come amavo fersen....ahhhhhhhhhhhh..fersen.......era gia' in procinto la passione per gli svedesi.....ahahahahahahahahahhahhahhah
     
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  6. BlackLilium87
     
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    CITAZIONE (serenamor @ 21/8/2009, 15:57)
    e' vero...forse non mi credete ma per me questo cartone e' stato veramente un istituzione....l'ho messo per primo poiche' e' il mio cartone preferito per eccellenza....come amavo fersen....ahhhhhhhhhhhh..fersen.......era gia' in procinto la passione per gli svedesi.....ahahahahahahahahahhahhahhah

    brava...stavo pensando proprio a questo: ho iniziato ad amare la Svezia per il conte di Fersen! :08.gif:
     
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  7. Monyka82
     
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    :04.gif: :04.gif: :04.gif: :04.gif:
     
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  8. serenamor
     
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    svezia svezia....patria di soldati valori(fersen) e vampiri meravigliosi(alex)....questa si che e' una nazione number one....
     
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  9. BlackLilium87
     
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    Sere, ti dovrebbero prendere al governo svedese come ministro per la promozione turistica!
    io, invece, mi offro, come ministra tutelatrice della conservazione dei beni naturali e delle bellezze paesaggistiche!!! :08.gif: :08.gif: :08.gif:
     
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  10. Monyka82
     
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    pensavo come Ministro dei Trasporti e delle Ferrovie..... :08.gif: :08.gif: :08.gif: :08.gif:
     
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  11. serenamor
     
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    a me va bene qualsiasi ministero...ma alex mi fa da vice ministro e non solo....lo convochero' in sedute private...ihihihihihih
     
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  12. Emma B.
     
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    :53.gif: è il mio preferito in assoluto, sapevo della censura ma non fino a questo punto...mi piacerebbe tanto vedere la versione non edulcorata
     
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  13. serenamor
     
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    gia'..sarebbe veramente molto bello!!!!
     
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  14. Sognofobia***Tania***
     
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    CITAZIONE (serenamor @ 21/8/2009, 15:39)
    allora...personalmente io mi inchino alla bellezza di questo cartone amimato simbolo totale della mia infanzia,adolescenza e eta' contemporanea...non finiro' mai di vederlo perche' mi ha dato delle emozioni indescrivibili....di una bellezzasconvolgente ho amato questa donna in ogni sua parte..il suo coraggio..la sua onesta..la sua forza...ho pianto quando amava fersen non ricambiata..ho gioito per l'amore ritrovato con andre'..che dire....superbo

    QUOTO!!!!!!anche io ho sofferto per lei quando amava fersen ma lui mi stava antipatico...Andrè invece è tutta un'altra storia :19.gif: :19.gif:
     
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    CITAZIONE (Sognofobia***Tania*** @ 22/8/2009, 10:04)
    CITAZIONE (serenamor @ 21/8/2009, 15:39)
    allora...personalmente io mi inchino alla bellezza di questo cartone amimato simbolo totale della mia infanzia,adolescenza e eta' contemporanea...non finiro' mai di vederlo perche' mi ha dato delle emozioni indescrivibili....di una bellezzasconvolgente ho amato questa donna in ogni sua parte..il suo coraggio..la sua onesta..la sua forza...ho pianto quando amava fersen non ricambiata..ho gioito per l'amore ritrovato con andre'..che dire....superbo

    QUOTO!!!!!!anche io ho sofferto per lei quando amava fersen ma lui mi stava antipatico...Andrè invece è tutta un'altra storia :19.gif: :19.gif:

    Voi non capite i pianti che mi faccio io con Lady Oscar.
    Il mio cartoon del cuore. Ho i dvd originali (che mi erano costati un bel po') con i fascicoli sul cartone e sulla rivoluzione francese E ciliegina sulla torta...il mio volpino si chiama...OSCAR!!! Proprio in onore a Madamigella Oscar!!!
     
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18 replies since 21/8/2009, 14:23   492 views
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